Un patto per la Ciociaria: la proposta della Uilp Frosinone

Le feste ci invitano a riunire le famiglie!La vita ci chiede di essere ad essere forti. Ce la metteremo tutta, non abbiamo nessuna intenzione di mollare. Non ci faremo vincere anche dal solo dubbio che non ce la si fa.Il futuro, che è già oggi, non deve essere un salto nel buio. Va scritto da tutti, compresi gli anziani, in quanto persone e non individui.Come i morti per coronavirus non sono numeri, ma storie, testimonianze di vita.A loro e ai tanti lavoratori che hanno perso il lavoro, la certezza di un reddito, alle persone più fragili, al personale sanitario, ai lavoratori delle pulizie, alle persone più fragili va il nostro pensiero.Siamo ad un passaggio cruciale, forti delle nostre esperienze, ci domandiamo cosa dobbiamo fare per il Paese, per la Ciociaria.Viviamo in questa splendida terra, ma non tutti abbiamo le stesse opportunità e integrazione al dialogo sociale, ai servizi socio sanitari.Le sfide che abbiamo di fronte, sono e saranno difficili. Ma la storia ci ricorda e ci insegna che di fronte alle difficoltà la persona anziana e la comunità ciociara, invece di scappare le affronta.” Salute, lavoro, ambiente, scuola, aumento dello spazio dei diritti alle persone con disabilità, non autosufficienti, giovani in cerca di lavoro, donne madri e lavoratrici, coesione, solidarietà,  devono trovare soluzione in un qualitativo Patto per la Ciociaria”.Nei piccoli Paesi si percepisce il senso di essere periferie, lontane anche dal necessario monitoraggio sociale. Troppe persone sono sole, è difficile la continuità delle cure lasciate nelle mani di famigliari, latita la sanità del territorio.Le esigenze sono cambiate, ma i bisogni restano gli stessi. Le parole non servono a nulla se non vengono supportate dai fatti, dalla coerenza e dall’impegno delle Istituzioni, della politica. L’impegno dei nostri responsabili, collaboratori ci riportano il messaggio dei tanti iscritti, simpatizzanti: ” La Ciociaria non è morta e non morirà “.” La persone anziane non sono il problema della sanità e dell’assistenzialismo”.E’ grazie al loro senso di appartenenza alla Uilp, al lavoro giornaliero che permette alla nostra categoria, di trovare persone che si iscrivono, ci considerano, sempre più in aumento.”E’ il risultato del poter condividere le scelte organizzative, politico sindacali insieme alla segreteria di Fr e Regionale”.Continueremo a rafforzare il confronto con i Giovani per un patto intergenerazionale. A qualificare il rapporto unitario con CGIL e CISL, con le istituzioni locali per migliorare insieme il nuovo Welfare sociale.Con la Asl convinti che l’impegno, già evidente, possa diventare punto di riferimento per le tante esigenze dei territori e necessità delle persone anziane e più fragili.Con i Sindaci, va ripristinato, pur nelle difficoltà del momento, il momento del confronto attraverso la contrattazione territoriale. “Il cambiamento, necessario, va condiviso e governato affinché non si creino competizioni selvagge dove i più deboli e i più fragili sono inevitabilmente sconfitti”. Sono queste, insieme ad altre, le ragioni per cui continuiamo a chiedere,  affinché la persona anziana partecipi ai tavoli di lavoro, comprese le commissioni consigliari, dove si decide anche per loro.” Se non si ridà la giusta considerazione e valorizzazione delle risorse umane, soprattutto per l’anziano la terza età può diventare una condanna”.   

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